Ci sono molti modi per indicare il tipo di impegno delle aziende che includono nel proprio modello di business le tre dimensioni (sociale, ambientale, economica) dello sviluppo sostenibile ma il più chiaro è probabilmente quello di ricorrere al concetto di “sostenibilità d’impresa” che rimanda immediatamente ai 17 obiettivi descritti nell’Agenda Globale per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Agenda 2030). Questi obiettivi coprono tutte le priorità condivise a livello internazionale e riguardano temi generali come l’ambiente, la povertà, le disuguaglianze, il lavoro, l’educazione, eccetera, che però interessano tutti, dal singolo individuo alla grande organizzazione sovranazionale.
Infatti, in sistemi economici e sociali globalizzati come quello odierno, anche la più minuscola realtà locale può influire sul resto dell’ecosistema, come è stato ampiamente dimostrato dallo sconosciuto mercato cinese che ha dato il via a una pandemia di livello mondiale.
Gestire il proprio business in modo sostenibile permette alle imprese di integrare considerazioni sociali, ambientali ed economiche all’interno della propria strategia, nei processi e nei prodotti, con l’obiettivo di generare vero valore in una prospettiva di breve, medio e lungo periodo. In questo modo l’azienda può coniugare fattivamente il proprio sviluppo con quello socioeconomico della comunità in cui opera, aumentando la percezione del valore dell’impresa stessa e la sua competitività nei mercati.

Perché scegliere la sostenibilità?
La sostenibilità è un tema sempre più centrale anche sul piano economico ed è il mercato stesso a dare continuamente dimostrazione che le imprese ancorate ai vecchi schemi, incapaci di innovare e cambiare prospettiva, sono destinate a segnare il passo e a pregiudicare il proprio stesso futuro. È infatti ampiamente comprovato che le imprese che decidono di essere sostenibili e di investire in strategie di innovazione sociale, oltre a essere positive per l’ambiente e la comunità, si assicurano notevoli vantaggi competitivi ed economici.
Nonostante la pandemia, i consumatori di tutto il mondo sono alla ricerca di una sempre maggiore sostenibilità nei propri acquisti. Sono soprattutto i più giovani a indurre le loro famiglie a comportamenti d’acquisto più sostenibili: cercano informazioni sulle aziende e sul loro impegno in campo sociale e ambientale, prestano maggiore attenzione nella selezione delle proprie candidature professionali rendendo determinante per chi offre lavoro scegliere di adottare approcci di business concretamente sostenibili. Diventare socialmente più responsabili si rivela un vantaggio per consumatori e reputazione aziendale ma anche un mezzo per ridurre costi e rischi, aumentando la spinta all’innovazione e costituendo un nuovo stimolo per l’intera filiera, in un’ottica economicamente premiante per imprese e investitori.
Come si attua concretamente nell’impresa?
Per definire e analizzare il contesto di sostenibilità all’interno delle organizzazioni, gli esperti di economia e di marketing si basano sul paradigma delle tre P: planet, la dimensione ambientale; people, la dimensione sociale; profit, la dimensione economico-finanziaria. Un’azienda può muoversi verso questi obiettivi in diversi modi, ad esempio trovando soluzioni innovative che le permettano di comprendere e dare risposta alla complessità del contesto in cui opera, diversificandosi dai suoi competitor. Il primo elemento da tenere in considerazione riguarda il modello di governance che deve essere orientato ai principi della sostenibilità. Un altro elemento riguarda la sostenibilità del servizio o del prodotto durante il suo ciclo di vita.
Altri elementi possono essere identificati nell’integrazione dei principi di sostenibilità all’interno dei processi produttivi e nella capacità dell’azienda di giocare il ruolo di innovatore. Inoltre, l’impresa deve tessere una relazione strutturata, trasparente, costante e condivisa con i propri stakeholder perché attraverso questo approccio potrà muoversi lungo una direttrice che coniuga crescita economica, sviluppo sociale e salvaguardia del patrimonio naturale.
Tuttavia, per essere veramente efficace, la sostenibilità d’impresa deve entrare a far parte della cultura aziendale. I comportamenti ambientali ed etici devono essere controllati, verificati, tracciati e misurabili. Per questo motivo è importante che, anche in assenza di una percezione più vicina ai principi della sostenibilità, le imprese intraprendano un percorso per piccoli passi, creando le basi per un vero cambiamento.
Tra gli strumenti a disposizione, la strada delle certificazioni e delle attestazioni ambientali o etiche è sicuramente la più diffusa e la più congrua agli obiettivi esplicitati nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il Bollino Etico Sociale, ad esempio, è uno dei metodi per attestare la valorizzazione di azioni concrete nel campo della sostenibilità d’impresa. L’attestazione di sostenibilità è riservata a tutte le organizzazioni che promuovono azioni di innovazione sociale, valorizzandole se già presenti o sviluppandole se non ancora presenti, e si snoda attraverso un percorso composto di attività definite e strutturate al fine di ottenere risultati concreti, misurabili e -ovviamente- proficui per la sostenibilità e la resilienza dell’impresa stessa.
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